Chiesa parrocchiale di San Jacinto
Il presbitero Baltasar Brun y Silveria, fondò nel 1625 un convento dell’Ordine dei Predicatori, dedicato a San Jacinto, nel sito di Cantalobos, vicino all’ospedale di San Lázaro.
La chiesa fortificata
Questo sito inadatto, lontano dalla città, li spinse a trasferirsi nel 1679 nell’eremo della Candelaria a Triana, che apparteneva a un vecchio ospedale. Lì fu costruita una nuova chiesa, che però crollò il 30 maggio 1730, il che portò alla costruzione dell’attuale chiesa, inaugurata il 29 gennaio 1775. La chiesa, situata nel quartiere di Triana all’incrocio tra Calle Pagés del Corro e Calle San Jacinto, è opera di Matías de Figueroa, che ne diresse la costruzione fino al 1740, quando la abbandonò.
Nel 1742 una delle volte crollò e nel 1774 la Comunità dichiarò al Capitolo ecclesiastico che i lavori erano stati completati. L’edificio è perfettamente in linea con l’impianto settecentesco. Ha una pianta rettangolare molto allungata con tre navate e un transetto. Le navate laterali sono coperte da volte a crociera, con le alte tribune sostituite da cornici in gesso e dipinti. La navata centrale è coperta da una volta a botte con archi trasversali e lunette. Il transetto ha una grande cupola con tamburo su pennacchi, eseguita con costoloni a doppia cuspide incorniciati da linee ondulate che poggiano su colonne salomoniche appaiate con costoloni scanalati nel terzo inferiore.
