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CAAC

Prima di diventare terra monastica, gli Almohadi nel XII secolo ne fecero uso collocandovi forni per la ceramica, approfittando della sua posizione vicino al fiume e della preesistente abbondanza di argilla che veniva estratta scavando grotte (in seguito anche i vasai di Triana avrebbero continuato con l’estrazione dell’argilla), e c’è una leggenda che risale all’incirca all’anno 1248 e che narra che in una delle grotte fu trovata un’immagine della Vergine Maria (si presume che sia stata nascosta durante il periodo musulmano); da allora fu costruita l’Ermita Santa Maria de las Cuevas per venerare l’icona, alla fine del XIV secolo, gestita dall’Ordine Francescano.

Monastero della Cartuja e Centro andaluso d'arte moderna

Nel corso del tempo, la devozione aumentò fino all’anno 1400, quando si trasformò in un monastero, fondato dall’allora arcivescovo di Siviglia, don Gonzalo de Mena (che morì l’anno successivo a causa di un’epidemia) con l’aiuto del nobile Ruy González de Medina, i francescani furono trasferiti all’Aljarafe e vennero aggiunte ampie proprietà al terreno. Come membro di una delle famiglie più rinomate, lasciò la sua impronta sul monumento collocando lo stemma della famiglia agli ingressi e nelle sale principali. La morte dell’arcivescovo lasciò il monumento in una situazione difficile, poiché i fondi donati da Gonzalo de Mena furono utilizzati dal reggente Don Fernando de Antequera (durante l’infanzia di Juan II) per pagare le sue campagne militari. Anni dopo, un altro membro dell’aristocrazia sivigliana, l’Adelantado Mayor Don Perafán de Ribera, della casata di Alcalá, sovvenzionò la costruzione della chiesa e si assunse la responsabilità del mantenimento del monastero a patto che avesse il diritto di essere sepolto nell’edificio e che le sue armi araldiche prendessero il posto di quelle dell’arcivescovo. Anche la famiglia Veraguas contribuì con beni alla sua sopravvivenza. Alla fine del XV secolo, nel monastero si insediò l’Ordine certosino, fondato da San Bruno, che nel 1084 fondò la prima certosa sulle montagne del massiccio della Chartreuse, in Francia.

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